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lunedì 21 maggio 2012

L'Italia trema



Un week end surreale quello appena trascorso. Due giorni di tristezza, paura, sgomento, rabbia.
E la solitudine, la mancanza di fiducia verso coloro che avrebbero il compito di tutelarti, garantirti un lavoro o almeno il diritto di studio ai nostri figli e che invece non ti fanno neanche sentire sicuro a casa tua. E cercare parole, che ancora non trovo, per spiegare ai miei figli quello che è successo.

Ricordo ancora le lacrime dei miei genitori quando in un pigro pomeriggio di agosto arrivò la notizia della strage di Bologna. O il silenzio a tavola, dopo il ritrovamento del corpo di Aldo Moro. Sono cresciuta in una famiglia che si sentiva parte della storia, e io ne sono orgogliosa. Ma sembra che oggi la storia sia fatta da altri, da un gruppo di persone che ti monta la scenografia intorno e ti fa vivere a seconda del loro umore e del loro tornaconto.

La strumentalizzazione è l'azione più diffusa, noi stessi veniamo strumentalizzati, così come le vittime di stragi o di terremoti, sbattute sulle pagine dei giornali o in qualche servizio della d'Urso.

Poi vedo, nella stessa tv, i ragazzi di Brindisi tornare nelle loro aule con uno striscione: "non ci fate paura" e tutto cambia, tutto riprende vita. La speranza, il coraggio, la voglia di cambiare questo schifo.
E subito dopo l'ultim'ora di un padre che ha gettato dal balcone i figli e poi si è suicidato. Follia o vittime di questo paese allo sbando?
Verità e chiarezza, ne ho bisogno per sapere chi sono e dove sono!

Costruiamo un ponte sopra a queste acque in tempesta.




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